266 |
dei fatti de’ langobardi |
|
per conseguire il suo scopo. Sta nell’arte del Poeta il trovare il modo di far comparire convenientemente questo personaggio sulla scena senza nuocere all’unità di luogo. Lo scellerato Garibaldo può sedere a lato di Creonte, di Jago, e di Gomez. Nè possono mancare le donne, e rappresentare una parte assai tenera e viva; cioè la sorella di Godeberto promessa in isposa a Grimoaldo, e la moglie stessa di Godeberto. Il suo fanciulletto stesso, di cui parla lo storico, può mostrarsi nel chiudere dell’azione in braccio alla madre fuggente, e con ciò accrescere il patetico della tragedia. La soluzione del nodo poi sta nella morte di Godeberto, accompagnata da quella del traditor Garibaldo. Se la tragedia serberà l’unità del soggetto, e se la varietà degli accidenti crescerà a grado a grado l’interesse fino allo sviluppo della catastrofe, noi possederemo un poema di puro classico gusto, e di costume tutto romantico; il che potrà giovare a ravvicinare alla pace i valorosi campioni di questi due letterarj partiti.