loquio nel dimani, ed avendo Grimoaldo, dopo il saluto, abbracciato Godeberto, sentì la lorica che l’altro aveva sotto le vestimenta. Onde detto fatto sguainò la spada e
l’uccise; ed occupato il regno e tutto lo stato, immediatamente se ne fece signore. Aveva Godeberto un figliuolo in fascie di nome Reginberto, il quale fu trafugato da’ suoi fedeli, e occultamente allevato. Grimoaldo però non si curò di perseguitarlo, perchè era ancor pargoletto. Ma udito questo Bertarido, il quale regnava a Milano, con quanta rapidità più poté si diede alla fuga, e si salvò presso Cacano re degli Avari, lasciando la moglie Rodelinda e un figliuolino detto Cuniberto, i quali entrambi da Grimoaldo confinati furono a Benevento. Ora, consumati tali misfatti, Garibaldo, per la cui suggestione e raggiro era tutto successo, e che non solamente ciò aveva operato, ma inoltre nella sua legazione aveasi appropriati parte di quei doni che dovea portare a Benevento, non potè però dopo cotante scelleratezze commesse, lungamente goderne il frutto. Eravi certo omiciattolo oriundo della stessa famiglia di Godeberto nella città di Torino; e sapendo questi, che il duca Garibaldo sarebbe venuto nel santo giorno di