Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 1.djvu/273

258 dei fatti de’ langobardi


CAPO LII.

Di Cesara regina de’ Persiani.

Intorno a questi tempi la moglie del re de’ Persiani, chiamata Cesara, uscita dalla Persia con parecchi de’ suoi fedeli, venne privatamente a Costantinopoli per amore della fede cristiana. La quale regina essendo stata onorevolmente accolta dall’imperatore, passati alcuni giorni, a seconda del suo desiderio fu battezzata, e levata dal sacro fonte dalla imperatrice. Il che inteso dal suo marito re de’ Persiani, mandò ambasciatori ad Augusto in Costantinopoli, affinché gli rendesse la propria moglie. Venuti dunque i legati all’imperatore gli annunziarono le parole del re Persiano, che domandava la sua regina. Udito questo l’imperatore, ed ignorando affatto la cosa, diede loro la seguente risposta: Protesto che nulla so della regina che voi ricercate; se questa non fosse una certa donna qui giunta poc’anzi in corteg-

    ro Patriarca, ed apprestatogli dalla matrigna cesse il luogo ad Eracleone ed alla madre Martina; i quali furono sei mesi dopo espulsi dal Senato. A Martina fu strappata la lingua, ad Eracleone mozzate le nari.