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256 | dei fatti de’ langobardi |
gobardo1 fu ucciso dallo stesso, dopo d’aver regnato cinque anni e sette giorni. A lui successe nel reggimento del regno Ariperto, figliuolo di Gundualdo, già fratello della regina Teodelinda. Questi fabbricò in Ticino la chiesa del Salvatore, la quale è situata fuori della porta occidentale, detta Marenca; e la adornò di varj ornamenti e l’arricchì di non iscarse sostanze.
CAPO LI.
Della morte dell’imperatore Eraclio; e del regno dei due Costantini, che gli succedettero.
Morto a questi tempi l’imperatore Era-
- ↑ Un oltraggio di questa spezie fatto ad un solo individuo, è sentito fortemente dall’intera nazione. Per questo motivo il Diacono non trovò alcun documento del castigo dell’uccisore. La storia adduce molti casi dell’impunità di sì fatte vendette.
nosca, se Gundiberga sia innocente o rea di questo peccato. Il qual consiglio piacendo al re Caroaldo e a tutti i primati del suo palazzo, ordinò che Adaulfo dovesse presentarsi armato al conflitto; e da parte di Gundiberga, mentre accorreano i suoi cugini con Ariberto, si fece avanti contro Adaulfo un guerriero detto Pittone: sicchè avendo costoro l’un contro l’altro pugnato, Adaulfo fu da Pittone vinto ed ucciso. Dal che avvenne, che Gundiberga dopo tre anni di esilio fu ristabilita nel regno».