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CAPO XLVIII.

Della morte del re Rotari.

Ma il re Rotari, dopo tredici anni e quattro mesi di regno,[A. D. 653.] passò da questa all’altra vita e lasciò il regno de’ Langobardi a suo figliuolo Rodoaldo1. Essendo pertanto Rotari stato sepolto nella basilica di s. Giovanni Battista, alquanto tempo dopo non so chi da iniqua voglia incitato aperse di notte tempo il sepolcro, e rubò tutti gli ornamenti che potè ritrovare nella sua spoglia. Ma apparso a costui in visione il beato Giovanni lo spaventò terribilmente

dicendogli: Come osasti tu di toccare il corpo di questo uomo? Benchè non seguisse egli la vera fede, tuttavia si raccomandò alla mia protezione. Poichè dunque tu fosti così temerario, non potrai mai più por piede nel-

    gressione de’ Greci, perchè amici della Religione; e parimente dello zelo de’ Longobardi, perchè infedeli ed Arriani. Ma il Muratori s’attiene al racconto del nostro storico (Rer. Ital. ibid. p. 472.).

  1. Nota il Muratori a questo luogo, che ponendo la morte di Rotari sotto l’anno 653. deesi per altro stabilire il cominciamento del regno di Rodoaldo ancora vivente il padre, per accordarsi col tempo in cui Grimoaldo aumentò e spiegò le leggi di Rotari.