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CAPO V.
Degli Scritobini.
A questo luogo sono prossimi gli Scritobini (così chiamasi quella gente); tra i quali anco nella state si mantiene la neve, nè d’altro si cibano, come d’inclinazione non dissimili dalle bestie, fuorchè di carni crude di animali selvatici, e in oltre le loro irsute pelli accomodano ad uso di vestimenta. Costoro, secondo la lingua barbara, traggono l’etimologia dal saltare1, essendochè saltando con certo artifizio d’un legno a guisa d’arco ricurvo assalgon le fiere. Fra loro abita un animale che ha qualche somiglianza col cervo2, della pelle del quale
- ↑ Intendono gli Etimologisti che Scritobini derivi dal germanico Scriten, che corrisponde al latino divaricare, diducere pedes: Scriten è affine al greco οχιρταν. Altri chiamano i detti popoli Scritofini, e Procopio nel lib. II. De bello Gothico Σχρετιφίχοι.
- ↑ Questo forse è il lince di Linneo, felis lynx, detto lupo cerviero. Maculosae tegmine lyncis dice Virgilio (Eneid. lib. I. v. 234) ch’era vestita Venere, fingendosi cacciatrice.