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libro iv. capo xxxix. 233

be esser quello mandato da Dio, per mostrargli la via da esso ignorata. E poichè alcuni giorni in tal modo ebbero viaggiato per la solitudine delle montagne, mancò al viandante il poco pane, che seco s’avea portato. Perciò camminando digiuno, e sentendosi dalla fame estenuato tese il suo arco, e con una freccia mirò ad uccidere il lupo per cibarsi della sua carne. Ma il lupo evitando il colpo del feritore scomparve dagli occhi suoi, ed egli privo della sua scorta, errando incerto, e ognor più dalla fame angustiato, disperando omai della vita, sdrajossi per terra ed ivi s’addormentò. Allora egli vide in sogno un certo uomo, che gli parlò in questa guisa: Levati, o tu che dormi, prendi la via a quella parte, a cui tieni rivolti i piedi: ivi è l’Italia, meta de’ tuoi desiderj. Ed egli incontanente levatosi spinse il passo a quella parte, che in sogno gli era stata insegnata, e in pochi istanti giunse ad una abitazione di uomini. In quei luoghi dimoravan gli Schiavi; onde affacciataglisi una vecchierella, la quale subito conoscendo esser esso un fuggiasco pieno di fame, mossa a compassione lo nascose nella sua casa, e segretamente somministrògli il vitto, ma poco a poco; perchè pascendolo fino alla