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pezzi tutti i Langobardi ch’erano all’età virile, e le donne e i fanciulli destinarono al giogo di schiavitù. Intanto il re degli Avari, poichè avea promesso con giuramento di sposare Romilda, cagione di tanti malanni, trattò costei a guisa di moglie una notte; e poi la diede a dodici Avari, affinchè per un’altra intiera notte l’un dopo l’altro succedendosi in lei saziassero la loro libidine. Poscia fatto piantare un palo in mezzo del campo comandò che fosse per la punta di quello infilzata1, aggiungendovi queste ingiuriose parole: A te sta bene sì fatto marito. Laonde con tale supplizio perì questa scellerata traditrice della sua patria, la quale più pensò alla propria lussuria, di quello che alla salvezza de’ cittadini e de’ suoi consanguinei. Ma le figliuole di quella, non le disonestà della madre, ma l’amor della castità seguitando, per non essere violate dagli Avari, si ascosero sotto la fascia, fra le mammelle, carni di polli crudi, che dal calor putrefatte esalavano un fetidissimo odore; sicchè andando gli Avari per por lo-

  1. Elmodo nella storia degli Slavi cap. 53. narra che era in uso tra loro un tal genere di supplizio. Parecchi scrittori opinano, che questa sia stata la prima volta che fu veduto in Italia.