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CAPO XXXIV.

Della morte del patriarca Severo, e del sacerdozio di Giovanni e di Candidiano.

Morto in questi giorni Severo patriarca, fu assunto al patriarcato Giovanni abbate nell’antica Aquileja, col consenso del re e del duca Gisulfo. E in Grado pure dai Romani fu ordinato Antistite Candidiano1. Nuovamente poi nei mesi di novem-

  1. Il P. de Rubeis (Monum. Eccles. Aquilej. c. 33.) pone la divisione de’ Patriarcati sotto l’anno 606. È da osservarsi a questo luogo, che alcuni cronologisti fanno succedere a Severo il patriarca Marciano. Così si nota nella Cronica del Dandolo, e nella storia mss. de’ Patriarchi di Grado di Giacomo Valvasone altra volta citata. Ma il Muratori colla scorta d’altri dotti uomini esclude Marciano dal Patriarcato di Grado. Nondimeno non credo fuor di proposito l’esporre alle ricerche dei critici il tratto della storia del Valvason, in cui parla del patriarca in questione: «Martiano essendo creato dopo Seveso dai canonici e clero di Grado, è confermato da Gregorio primo; laonde dispiacendo a Gisulfo duca del Friuli, che la dignità d’Aquileja fosse stata transferita in Grado, creò patriarca Giovanni Monaco col volere d’Agilulfo re de’ Longobardi; del che il Pontefice restò mal soddisfatto, non parendoli cosa convenevole, che due metropoli nella medesima pro-