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sillo incendiò quel castello, e poi si diede alla fuga. In conseguenza di tali fatti fu renduta da Smaragdo patrizio la figlia del re insieme col marito, coi figliuoli, e con tutti gli averi, dopo di che fu conchiusa la pace per nove mesi fino alle calende di aprile, del l’ottava indizione1. Ma la figliuola del re restituitasi a Ravenna, travagliata dai dolori del parto, per malagevolezza di quello morì. In questo medesimo anno Teudeberto e Teuderico re de’ Franchi guerreggiarono col loro zio Clotario, nella qual guerra molte migliaja d’uomini dall’una parte e dall’altra perirono.


CAPO XXX.

Della morte del beato Gregorio papa.

Allora pure passò a Cristo il beato Gregorio,[A. D. 604.] ed era nel secondo anno del regno

    situato sul Lario all’ingresso della ora detta Valtellina. Ed è ben probabile, soggiungono i prefati scrittori, che mentre Agilulfo guerreggiava a Mantova avesse anco una mano di gente verso i monti all’assedio di quel castello. Benedetto Giovio (p. 8.) narra appunto che i Vulturnati stretti da un corpo d’esercito di Agilulfo, non ricevendo mai i domandati soccorsi da Ravenna, si arresero ai Longobardi.

  1. Cioè il primo aprile dell’anno 605.