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CAPO XXVIII.

Dei duchi Gaidoaldo e Gisulfo, e del battesimo di Adaloaldo.

In quest’anno Gaidoaldo, duca di Trento, e Gisulfo duca di Forogiulio,[A. D. 603.] già disgiunti per lo innanzi dall’alleanza d’Agilulfo, furono da esso richiamati alla pace. E allora eziandio fu battezzato il predetto bambino Adaloaldo, figliuolo del re Agilulfo, nella chiesa di s. Giovanni in Modicia, e fu levato dal sacro fonte dal servo di Cristo Secondo di Trento, del quale spesse volte abbiamo fatto menzione1. Nel detto anno la Pasqua cadde nel settimo giorno di aprile.

    lui stesso e il fratello, spogliare ignominiosamente e farne gettar in mare i cadaveri. Principe infelicissimo! Lasciò un terribile esempio nella storia, che sempre le molte virtù non sono riparo bastante contro le fatali conseguenze di un solo vizio.

  1. Crede il Baronio, che Secondo possa essere quello stesso Secondino abbate, al quale furono scritte da s. Gregorio parecchie lettere. Morì, dicesi, a Trento, l’anno 595.