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214 | dei fatti de’ langobardi |
CAPO XXVIII.
Dei duchi Gaidoaldo e Gisulfo, e del battesimo di Adaloaldo.
In quest’anno Gaidoaldo, duca di Trento, e Gisulfo duca di Forogiulio,[A. D. 603.] già disgiunti per lo innanzi dall’alleanza d’Agilulfo, furono da esso richiamati alla pace. E allora eziandio fu battezzato il predetto bambino Adaloaldo, figliuolo del re Agilulfo, nella chiesa di s. Giovanni in Modicia, e fu levato dal sacro fonte dal servo di Cristo Secondo di Trento, del quale spesse volte abbiamo fatto menzione1. Nel detto anno la Pasqua cadde nel settimo giorno di aprile.
- ↑ Crede il Baronio, che Secondo possa essere quello stesso Secondino abbate, al quale furono scritte da s. Gregorio parecchie lettere. Morì, dicesi, a Trento, l’anno 595.
lui stesso e il fratello, spogliare ignominiosamente e farne gettar in mare i cadaveri. Principe infelicissimo! Lasciò un terribile esempio nella storia, che sempre le molte virtù non sono riparo bastante contro le fatali conseguenze di un solo vizio.