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CAPO I.
Come il re Agilulfo mandò ambasciatori in Francia a riscattare i prigioni.
Confermato adunque nella dignità reale Agilulfo (il quale fu detto anche Agone)1 mandò in Francia Agnello vescovo di Trento[A. D. 590.] per riscattare coloro, che dai castelli Trentini erano stati condotti prigioni dai Franchi. E il vescovo, ritornato di là a poco tempo, ne ricondusse alcuni, che Brunichilde regina de’ Franchi col proprio denaro aveva redenti. Parimente Euino duca di Trento passò in Francia per impetrare la pace, e poichè l’ebbe ottenuta, fece ritorno.
CAPO II.
Della siccità accaduta nello stesso anno, e delle locuste.
In quest’anno fuvvi una grandissima siccità[A. D. 591.] dal mese di gennajo fino a settembre;
- ↑ Da Gregorio di Tours ( lib. 10. cap. 3. ) Agi-