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Turonense1. Laonde il detto Santo nel seguente modo la venuta de’ Langobardi nelle Gallie predisse: Verranno ei diceva, nelle Gallie i Langobardi, e devasteranno sette città, poichè è colma la misura della loro malizia al cospetto di Dio Signore. Tutto il popolo è dedito agli spergiuri, inclinato ai ladroneccj, intento alle rapine, abituato negli omicidj, nè si vede in esso frutto alcun di giustizia. Non si pagano le decime, non si pasce il poverello, non si veste il nudo, nè si dà ospitale ricovero al pellegrino. Perciò la predetta piaga verrà ad affliggere questo popolo. Indi parlò ai suoi monaci così dicendo: Partitevi da questo luogo, trasportando seco voi tutte le cose vostre; già s’appressa la gente che v’ho predetto. Cui avendo essi risposto: Noi non ti abbandoneremo, o santissimo Padre; egli soggiunse: Non abbiate timore per me: perchè avverrà bensì, che essi mi colmeranno d’ingiurie; ma non mi daranno la morte.

  1. Di Tours. Tutti questi fatti delle Gallie il Diacono li trasse dal detto Gregorio Turonense.