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CAPO XXXI.
Del regno di Clefone.
Ora tutti i Langobardi, che si trovavano[A. D. 573.] in Italia, di comune consenso costituirono re nella città de’ Ticinesi Clefone, personaggio nobilissimo della loro nazione1. Costui molti de’ più potenti fra i Romani fece ammazzare, e parte ne sbandì dall’Italia; ma poichè ebbe regnato un anno e sei mesi con Massana sua moglie, da un servo della sua casa fu con un pugnale trafitto.
CAPO XXXII.
Come i duchi dei Langobardi per dieci anni stettero senza re; e come da essi fu soggiogata l’Italia.
Morto costui, i Langobardi, non avendo re[A. D. 574.], si adattarono ad un governo di duchi, ciascheduno dei quali ottenne la sụa città, cioè Labano Ticino: Vuaillari Berga-
- ↑ Vedi la nota 3 al capo XIV del lib. I.