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108 | dei fatti de’ langobardi |
CAPO XXIX.
Varj tentativi di Elmichi per ottenere il regno.
Morto Alboino, Elmichi tentò d’usurpare il regno; ma invano, perchè i Langobardi dolentissimi della morte del primo, macchinavano di ammazzarlo. Onde tantosto Rosmunda commise a Longino prefetto di Ravenna che prestamente le dirigesse un naviglio, sul quale potessero entrambi salvarsi. Rallegratosi Longino a tale ambasciata, frettolosamente diresse loro un nave, su cui Elmichi e sua moglie Rosmunda saliti, col favor della notte fuggendo e seco trasportando Albsuinda figliuola del re con tutto il tesoro de’ Langobardi, approdarono in brevissimo tempo a Ravenna. Allora il prefetto Longino cercò d’insinuare a Rosmunda di uccidere Elmichi, e a prender lui per marito. E siccome colei era prona ad
sta d’Italia fatta da Alboino, con tutti gli episodi che l’accompagnano, presenta un soggetto eminentemente poetico, talchè sembra impossibile non esser esso stato afferrato da qualche immaginazione romantica del nostro secolo.