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92 | dei fatti de’ langobardi |
che, andando verso Roma, le valicarono. Avvi chi afferma esser l’alpi Cozie e Apennine una sola provincia: il che però è contraddetto dall’istoria di Vittore1; la quale chiama le alpi Cozie una provincia da sè. La decima poi è l’Emilia, che cominciando dalla Liguria, fra le alpi Apennine e la corrente del Po, stendesi verso Ravenna. Questa provincia è ornata di doviziose città, cioè Piacenza, Parma, Reggio, Bologna e il Foro Cornelio, il cui castello si chiama Imola. Fuvvi ancora taluno, che disse l’Emilia, la Valeria, la Nursia una sola provincia; ma questa opinione manca di fondamento, perchè fra la Emilia, la Valeria e la Nursia sono poste la Tuscia e l’Umbria.
- ↑ I libri stampati hanno Victorini, e i mss. Victoris. E in vero pare che Paolo citi qui Aurelio Vittore, il quale nelle Storie degl’imperatori Romani, ove parla di Nerone, ha queste parole: Pontum in jus provinciae Polemonis Reguli permissu redegit, a quo Polemoniacus Pontus appellatus est, itemque Cottias alpes, Cottio rege mortuo. Quanto a questo e ad altro Cozio vedi sopra la nota 1. al capo XVI. Alcuni testi non hanno nè Victoris, nè Victorini, ma invece leggono: sed tales dictores revincunt historiae.
gere, quando si voglia trovar l’analogia fra la origine e la derivazione della parola.