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libro ii. capo xvii. 91

cia dal fiume Silaro e dalla Bruzia (così appellata dal nome d’una sua antica regina) e va a toccare lo stretto della Sicilia per le foci del mar Tirreno, tenendo il destro corno d’Italia, come le due superiori. Nella quale provincia le città di Pesto, Lamo, Cassiano, Costanza e Reggio son collocate.


CAPO XVIII.

Dei monti Apennini, nona provincia d’Italia, e della decima detta Emilia.

La nona provincia ha la sede nelle alpi Apennine, le quali cominciano dove finiscono le alpi Cozie. Queste alpi Apennine dirigendosi per mezzo l’Italia dividono la Tuscia dall’Emilia, e l’Umbria dalla Flaminia; nella quale sono le città di Ferroniano1, Montebello, Bobio ed Urbino, non che il castello che si chiama Verona2. Le alpi Apennine furono così chiamate dai Peni3, cioè da Annibale e dal suo esercito,

  1. Il nostro testo ha Ferronianus, altri Ferromanus.
  2. Sospetterei che dovesse leggersi Ferona, castello nella campagna di Roma vicino a Terracina.
  3. Cioè dai Cartaginesi. Il nostro testo ha Punicis, altri Paenis; e con questi ultimi devesi leg-