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CAPO XV.
Della Liguria seconda provincia d’Italia, e delle due Rezie, che formano la terza e la quarta.
Non reputo fuor di proposito il far qual che breve cenno anco dell’altre provincie d’Italia. La seconda provincia adunque chia-
lapidarj parlanti senza equivoco, e di scritti storici positivi, basterebbe gittare uno sguardo alle alpi, ricercando il punto militare più opportuno a difendere l’Italia dall’invasione, e l’occhio solo ci convincerebbe che Cividale dovea essere il centro delle operazioni militari dei Romani all’estremità settentrionale della penisola. Badino di grazia questi dotti uomini alla narrazione del nostro Storico al capo IX: L’Italia, egli dice, dalla parte dell’Aquilone è intorno serrata dalle alpi, nè vi si può penetrare che per viottoli, e per le cime delle montagne. Una potenza militare dovea bensì munir quelle gole con opportune fortezze, ed aprirsi anche delle sicure vie per penetrare nel cuore della Germania, del che fanno fede tutti questi luoghi sparsi di monumenti Romani; ma siccome dalla parte orientale il paese ha un aperto e spaziosissimo ingresso (dice lo stesso Paolo), facea d’uopo fortificarsi in una città, che potesse dominar la pianura, ed attaccare i nemici ai fianchi ogni qualvolta che avessero voluto avanzarsi sul terreno italiano. A ciò s’aggiunga anche la linea del fiume Natisone, attissimo allora a sostenere un esercito contro una subitanea nemica irruzione. Di fatto Alboino, cui premeva la conservazione dell’Italia dopo il suo ingresso, occupò immediatamente (ved.