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Nicosia — Nizza Marittima I.


Legislatura DATA
delle
elezioni
ELETTORI CANDIDATI MOTIVI
della vacanza
del Collegio
iscritti votanti ELETTI Voti NON ELETTI Voti

Segue Collegio di Nicosia.

Collegio uninominale
X 10 marzo 1867 625 528 Majorana-Calatabiano Salvatore, avv., prof. di econ. polit. Univ. di Messina 511 Voti dispersi 8
XI 20 nov. 1870
27 " "
980 1ª vot. 696
Ball. 747
Bruno Giuseppe, dott. 292
428
Majorana-Calatabiano Salvatore, prof., avv.
Nicosia bar. Carmelo (1ª vot.)
187
287
175
XII 8 nov. 1874 786 595 Bruno Giuseppe, dott. 394 Majorana-Calatahiano Salvatore, prof., avv. 181
XIII 5 nov. 1876 986 862 Pandolfi-Guttadauro march. Beniamino, ing., ex-capit. 546 Brano Giuseppe, dott. 307 1
XIV 16 maggio 1880 1038 791 Pandolfi-Guttadauro march. Beniamino, ing 446 Bruno Giuseppe, dott. 253
Scrutinio di lista
XV, XVI e XVII Compreso nel collegio di Catania III.
XVIII 6 nov. 1892 4301 2648 Pandolfi-Guttadauro march. Beniamino 1632 Pantano Edoardo, dott. 977
XIX 26 maggio 1895 1305 999 Pandolfi-Guttadauro march. Beniamino 560 Majorana Angelo, prof. 425
XX 21 marzo 1897 1410 1099 Majorana Angelo, prof. di dir. cost, Univ. di Catania 663 Libertini Pasquale 422
I 27 aprile 1848 628 568 Bunico Benedetto, avv. 404 Des Ambrois Luigi, ministro dei lav, pubb. 128
II 22 genn. 1849 628 489 Bunico Benedetto, avv. 325 Chenal Giuseppe, avv. 121
III 15 luglio " 665 461 Bunico Benedetto, avv. 306 Deforesta Giov., avv. 152
IV 9 dic. " 665 565 Bunico Benedetto, avv. 341 Deforesta Giovanni, avv. 207 Dimissioni2
8 dic. 1850
9 " "
668 1ª vot. 391
Ball. 480
De Foresta Giovanni, avv. 109
245
Avigdor Giulio

Barralis G. B., avv. (1ª vot.)
143
228
96
Nomina a min.3
  1. L'ufficio principale del Collegio dichiarò nulle le operazioni elettorali delle sezioni di Leonforte e Cerami, ritenendone illegali le liste, e rettificando in conseguenza di ciò le cifre, attribui 300 voti all'onorevole Bruno che fu proclamato deputato e 253 all’onorevole Pandolfi. La Giunta delle elezioni ritenne illegale la lista della sezione di Leonforte e quindi nulla la votazione di quella sezione, e propose l'annullamento della seguita elezione. La Camera invece, il 15 febbraio 1877, annullò la proclamazione dell'onorevole Bruno e dichiarò eletto e proclamò deputato in sua vece l'onorevole Pandolfi.
  2. Dimissionario il 12 novembre 1850.
  3. Cessò per nomina a ministro di grazia e giustizia il 17 luglio 1851.