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sopra la quarantina; uomo austero e cruccioso, che guardava sempre con certo piglio di rimprovero Garibaldi,

 
Bartolomeo Savi.
perchè s’era lasciato tirare dalla parte del Re. Ma lo seguiva perchè gli pareva di non aver diritto di negar il suo braccio alla patria, soltanto pel motivo che la patria si andava rifacendo nel nome di un re. E lo seguì poi fino al giorno che, dopo Aspromonte, tutto gli parve falsato, e, poco appresso, tediato della vita si uccise.

Inquadravano la compagnia Canzio, Burlando, Uziel, Sartorio, Belleno, dei quali i tre ultimi non tornarono più; e tra tutti, quei trentasette carabinieri dovevano pagare un gran tributo fin dal primo scontro di Calatafimi, dove cinque morirono, dieci furono feriti. Ma la vittoria fu dovuta in gran parte alle loro infallibili carabine.


Le Guide.


Mancavano i cavalli, nè c’era tempo di far una corsa nella vicina Maremma a pigliarne un branco al laccio, ma le Guide furono ordinate lo stesso. Erano ventitrè. Le comandava il Missori, l’elegantissimo milanese, passato dal culto delle eleganze a quello delle armi, e come da prode lo seppero tutti. Basti che in quella guerra