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92 | Storia dei Mille narrata ai giovinetti |
avrebbero afferrato. Tutto dipendeva da questo, che non si staccassero da Marsala navi da guerra a incontrarli a cannonate. Ma la speranza era grande.
Sul ponte del Piemonte che andava sempre avanti, quei del Lombardo vedevano Garibaldi circondato da un gruppo dei suoi, coi cannocchiali all’occhio. Guardavano due legni da guerra bianchi, ancorati nel porto. Ad un tratto il Piemonte rallentò, si fermò quasi, pigliò su qualcuno da una barca peschereccia che veniva da Marsala. E da colui Garibaldi seppe che quei due legni erano inglesi; che dal porto di Marsala, nella notte, n’erano partiti due napolitani per Sciacca e Girgenti; che in quella mattina stessa delle milizie venute il dì avanti eran tornate via dalla città, dirette a Trapani. La fortuna, dunque, era proprio tutta dalla parte di Garibaldi! E il Piemonte filava e il Lombardo dietro con Bixio, che non sapendo ciò che Garibaldi sapeva, tempestava i suoi di star giù, minacciava ira ai marinai se gli sbagliassero manovra. Ma di sbarcare era anch’egli sicuro: anzi a un certo momento che passò vicino al suo un piccolo legno inglese, egli gridò: «Dite a Genova che il general Garibaldi è sbarcato a Marsala oggi 11 maggio, alla una pomeridiana!»
Quella sicurezza di Bixio passò in tutti i cuori. Perciò non fece quasi senso l’apparizione di due pennacchi neri, lontani, in giù a destra; fumo di due navi da guerra certo, che dovevano venire a furia. Fulmini se mai giungessero in tempo! Ma esse quel tanto spazio non potevano divorarselo; la terra era ormai vicinissima: si distinguevano già il molo e fino la gente. Un altro pò d’ ansietà, poi....