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forma, grandezza, e notabile pesantezza loro, è manifesta cosa che non han servito ad usi domestici, ma soltanto per apparato e per servigio dei funerali. Abbondantissimo è il vasellame della stessa specie in terra nera non cotta, che ho veduto sul posto, tratto da quelle grotte, massime con i consueti simboli di sfingi, leoni e grifi: le figure delineate appresso in questa tavola sono prese da vasi colà ritrovati: le forme vi sono generalmente vaghe, piuttosto proprie e nostrali, che d’altra foggia: benché, a dir vero, nessuna di quelle figuline abbia l’importanza dei vasellamenti istoriati chiusini, sia per la singolarità dei soggetti, sia per arte di disegno, che in questi ultimi non manca alle volte di buone proporzioni, né di naturalezza.

5. Vaso a un manico o Prefericolo con tre figure di baccanti: suona l’uno la doppia tibia; tripudiano gli altri: il primo ascoforo tiene l’otre vinaria in sulla spalla e un tazza in mano; l’altro col rhyton, o corno potorio: la testa a rilievo interna congiunta al manico è di Bacco.

6. Balsamario di foggia orbiculare molto simile ai Canopi. Museo del Collegio romano.

7. 8. Vasi di terra rossa ordinaria in forma di globo, con suoi coperchi ornati alla cima di mostruosi animali. Si trovano in molto numero tanto nei sepolcri di Vulci, che di Tarquinia.

9. Vaso di terra nera a due alti manichi con etrusca iscrizione fattavi col graffio: vedi tav. ci. 16. — : Presso Feoli in Roma.