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T.VV. CXX.
1. Capitello in peperino con etrusca iscrizione nelr abaco I/H^H/il, PAìSXAI ■. lettere grandi e ben formate. Trovato nel i83o con altri vestigi di un edifizio entro il ricinto di Tarquinia. Vedi Tom. ii. p. 225.
a. b. Sezione e pianta del capitello.
2. Capitello in pietra di maniera egizia ornato di fogliami e fiori di loto campanulare, trovato a Tuscolo. Si vede oggidì nell’ atrio della Rufinella. Era forse ricoperto di (juel fino stucco, col quale gli antichi davano l’ ultima mano a siflfatti membri architettonici in peperino, in tufo, o in altra rozza materia del paese.
3. Iscrizione osca in marmo bianco a grandi lettere: (quelle della prima riga hanno 21 linee di altezza, le altre 18 linee) ritrovata a Pompeja nel i8i3 allato alla chiave della volta di una porta della città, che menava al Sarno, dove si vede scolpita a tutto rilievo una grande testa femminile, alquanto danneggiata, con lunghe trecce che le cadono in sulle spalle: pare essere una Cerere, o l’Iside pompeiana. Così pure nella porta di Volterra ( tav. vii.), e negli archi dell’ anfiteatro di Capua ^ si veggono teste colossali di altre deitk tutelari collocale nella medesima maniera.
Benché la lapide sia rotta, l’iscrizione già edita dal Sig. de Clarac ^45 ^ e da Mazois ^4^ ^ si trova intera e completa.
145 Pompej p. 84. tav, 14.
146 Ridnes de Pompei tav. sxxyi-xxxvil