Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/174

l62

Al di fuori due grandi occhioni da ciascun lato, simbolo che si trova sempre accompagnato con animali appartenenti a Bacco in questa specie numerosa di cylix: più raro è il genietto alato e la doppia sfinge, come nel num. 17. — Nell’interno ciascuno di questi vasi porta dipinta a più colori la mostruosa testa gorgonica disegnata tav. cu. io.

TAV. C.

I. Vaso a due manichi alto un palmo circa, figure rosse in campo nero. — Pf. di Canino.

Diana e Atteone. 11 pittore ha qui seguilo la narrazione d’Euripide, che fa divorato Atteone dai cani di Diana, per aver avuto l’ arroganza di chiamarsi più valente cacciatore di lei. La casta dea vi tiene pronte e preparate all’ uopo le sue proprie armi. Atteone assalito con furore da tre veltri, si difende da quelli col suo pedo pastorale. Si paragoni lo stile, e in un le fogge elleniche di questo quadro con lo siile arcaico della tav. lxxxiv. i. 3.

3. Tazza da bere di finissimo materiale con allo sottopiede, da porgersi gentilmente con le due dita: i! vaso è di color nero dentro e fuori, eccetto i due quadretti con figurine delicatissime in campo rosso di stile arcaico. — ■ Pr. di Canino.

Nel primo quadretto, con iscrizione, vedesi Ercole armato del solo gladio vincitore di Cicno, assistente Mercurio: nell’altro Ercole combaltilore di Acheloo gli schianta dal capo uno de’ suoi corni.