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effigiali tro lori, con altrctlnule figure virili colente^ di(iinte a nero in fondo gial Ietto. — Pr. di Oiinino.

TAV. XCIX.

In questa tavola mi sono proposto dare una serie di vasi volcenli uniti insieme con lo scopo principale di porre sotto gli occhi dell’ osservatore le forme o più usit’tte, o più rare, che finora siensi vedute in quei vasellami di recente scoperta: mostrare in oltre la relazione che queste forme hanno col soggetto del dipinto, e coir uso stesso dei vasi: ed in fine perchè possa farsene paragone con i vasi dipinti che vengono della Magna Grecia j di Sicilia j e della Campania massimamente.

1. Ciotola, o piccola tazza a due alte anse di finissima argilla, con volto umano da ciascun lato. — Candelori.

Le fettezze giovanili e delicate che sentono della femmina, il tipo fisico, piuttosto forestiero, che nostrale, la corona d’ellera che tiene in capo, i delfini figurati nel fregio interno, lo fanno subito riconoscere per un Bacco ancora adolescente. Gli orecchi forati fan pensare che vi fossero appesi due piccoli pendenti. — Non può vedersi vasello più leggiadro di questo: il volto è del nativo color della creta rossiccio: gli occhi, le ciglia, la corona d’ ellera, i delfini, vi sono dipinti fìnt^mentc a nero soltanto.

2. Ciotola a due manichi terminata di sotto in