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i44 volti; soprallulto di grande effetto vi è il contrasto della fisionomia ideile del Tebano con i profili delle teste egizie, o piultosto etiopiche.

3. Va3o a tre manichi, figure rosse in campo giallo, con un quadro unico mitologico. — Candelori.

Lo stesso mito di Ercole punitore di Buslride. Il Tebano coperto della sua leonina e armato di gladio^ dìi morie alP insidiatore egizio, che invano si fa schermo di un arnese del saciifizio: ferito in più parti del corpo, l’ara è di già tinta del suo proprio sangue: fuggono sbigottiti due ministri sacrificatori: un terzo cade in terra per morto. TS^olabili sono ancor quivi le fisionomie egizie, benché piìi assai caricate che nell’altro quadro: piiì vero è il costume sacerdotale egiziano 5 cioè col rapo raso e scoperto, e con semplice veste di lino: agli orecchi hanno ciascuno certi pendenti di forma circolare. Però nell’uno e nell’altro quadro non si ravvisano per nessun distintivo né il figlio di Busiride Anfidiimo, nò l’araldo Calbes^ ambedue nominali specialmente da Apollodoro ’’°.

Il mito di Ercole e di Busiride prese la sua origine, secondo Zoega "^, dai riti e dalle cerimonie funebri già praticale in Egitto dinanzi il sepolcro di Osiride. Da ciò si comprende perchè pienamente s’ addica quel t(^ma alle pitture delle figuline, destinate, come le presenti, alP uso sepolcrale "^.

loo Bill. II. 5. II. PuERECYU. Fragni, p. i4r.

1 I I De Ohtlisc. p. 288.

112 Vedasi per confronto d’uno stile di decadenza uiedcsimo