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Libera e Mercurio, in mezzo a due Sileni, uno de’ quali suona la doppia tibia.

TAV. LXXXVII. ’

1. Coppa grande molto profonda a due anse di finissima terra, figure nere e purpuree j carnagioni delle donne bianche. — Feoli.

Da un lato Peleo porta nelle sue braccia Achille bambino per commetterne l’ educazione al centauro Chirone ^ che tiene sua preda appesa ad un frassine. La donna ammantata e velata, die segue Peleo, debb’ essere Telide: altre tre femmine parimente coperle del peplo j e, siccome pare, compagne di Tetide, stanno appresso a Chirone: una di esse ha nella destra la corona radiata, simbolo della futura gloria imniorlale del pargolo.

Nell’altro lato Bacco, maturo d’anni e di consiglio, siede in sedia d’onore, incoronato di pampani, e col corno potorio nella sinistra, qual datore agli uomini dell’almo liquore^

Per cui parla tristezza, e speme riede.

Gli fanno corteggio quattro seguaci suoi_, ammantati e astali, e due ninfe JNisee, che tengono ambe levata in alto una corona. Un serto d’ellera ricigne intorno per ornamento Torlo della coppa: sq.tto i manichi, per altro fregio corrispondente, vi sono collocati i solili uccelli acqualici attenenli a Bacco.