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etrusca fuorché la porzione delle mura segnate a buono: le altre poche vestigia antiche sono tutte dei tempi romani.
TAV. III.
Pianta topografica di Roselle, misurata nel 1774 da L. Ximenes, e verificata sulla faccia del luogo nel 1809.
TAV. IV.
Pianta topografica di Cossa e suoi contorni sino al mare. Di tutte le città in suolo etrusco questa è la meglio conservata nelle sue opere militari. Oltre al cerchio delle mura, che sussiste quasi intero, vi si veggono parecchie torri interne ed esterne. Hanno esse i due fianchi retti, con sua fronte formata da una faccia convessa inverso la campagna, e sporgono interamente fuori delle mura: le torri interne s’alzavano, come pare, a cavaliere, e poteano servire ad uso di specole. La mostra della porta num. 6. si presenta in squincio, o sia coi due petti obliqui: ben conservato v’è l’incastro della cateratta, o saracinesca, che forse era doppia nel lato opposto per la ragione addottane da Vegezio1. Mediante la forma presso che
- ↑ Quae annulis ferreis, ac funibus pendet, ut si hostes intraverint demissa eadem extinguantur inclusi, iv. 4.