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redi di valuta, come nei sepolcri di Vulci. Buon coni’ penso danno bensì le pitture di alcuni di questi ipogei: un saggio delle più notabili, colorite secondo gli originali, porgo in questa tavola e nella seguente.

I. Facciata principale dirimpetto alla porta del sepolcro, la cui pianta è delineata num. 4- i^ nura. 3 dà in dimensione maggiore una parte del fregio attorno.

Yi si vede un uomo barbato, cinto dì pallio sul nudo, in atto di porgere alla dea regina dei morti una coppa a due anse 7», che conteneva il liquido preparato a libazione: un giovanetto tibicine accompagna col suono di doppia tibia il rito della sacra oflPerta. La dea^ nobilmente vestita e calzata alla maniera antica _, fa gesto propizio d’accoglimento. Le tenie, emblema dei misteri, appese intorno sotto la cornice, indicano fatto sacro: ed i cavalieri ben montati, che si ripetono piii volte, apparecchio di giuochi festivi,

Nel doppio frontone tra il fregio e la volta, l’uno dov’è l’ingresso, l’altro di fronte all’ingresso num. i. 3, vi sono figurati mostri e fiere di più nature unitamente con pesci mostruosi: rappresentanze di senso simbolico sepolcrale già dichiarato di sopra, p. 34- 39.

Num. 5. Faccia di fronte all’ ingresso di un altro sepolcro, la cui pianta si vede num. 8.

73 Cioè di forma affatto simile a quelle tazze, che si trovauQ in tanto uumero nei sepolcri medesimi. Vedi tav. e. 2,