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CAPO XXI.
Instituzione politica, governo, e leggi civili
degl’Itali antichi.
A chiunque ricerca nelle istituzioni civili la natura delle cause che le hanno prodotte, e lo spirito delle nazioni che le approvarono, si fa ognor più manifesta l’esistenza d’una costituzione teocratica primitiva, la qual porge ne’ suoi ordini fondamentali il principio il più largo della giurisprudenza dei popoli italiani. L’era legislativa sacerdotale succede in fatti all’era patriarcale, e precede ovunque l’epoca civile in tutta l’antichità. Perchè la legge teocratica è veramente la prima delle sperienze politiche messe in opra a mansuefare uomini fieri e materiali, ed a condurli quietamente a vita ordinata. Il dominio del sacerdozio si mostra dunque di per tutto fino dalla più vetusta istituzione italica, e con radici profonde si ritrova più o meno internato così nella credenza pubblica come nel governo e nel costume d’ogni popolo nostrale: dove ugualmente una medesima legge divina era unica norma e fondamento di stato civile. Ben vorrebbe l’istorico poter studiare addentro nei monumenti stessi di questa filosofia pratica delle nazioni, poichè le verità morali prendono tanta maggior forza quanto più elle muovono da lontano, e sono state o cognite a popoli diversi, o insegnate da maggior nu-