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CAPO XX. 37


Molti secoli avanti la fondazione di Cartagine i Fenici di Tiro frequentavano nelle spiagge dell’Affrica, dove aveano stazioni e commerci dai confini della gran Sirti e Cirene insino alle colonne d’Ercole, cioè del massimo eroe Tirio. I cui molti viaggi accennano, sotto figura d’allegoria, le colonie condotte fuori dagli stessi navigatori fenici. Non diversamente approdarono essi in Sicilia: ed a comodo dei loro traffici si posero principalmente in sulla costa di fronte all’Affrica tra occidente e mezzogiorno, là intorno al capo di Lilibeo. Benchè non siavi certezza alcuna intorno l’epoca delle prime colonie fenicie nell’isola, si può ragionevolmente credere, che elle fossero edificate nei tempi più floridi della città di Tiro, circa un secolo dopo la guerra troiana. Tennero ugualmente da quel lato le isole minori di Malta, Gozo1 e Cossura, scale opportunissime alle navigazioni nel mediterraneo occidentale, e che portano ancora nel nome un sicuro vestigio della dominazione fenicia2.

In sulle tracce della metropoli fu così agevol cosa ai Cartaginesi il passare essi stessi in Sicilia, dove ereditarono delle possessioni e delle colonie maggiori fon-

  1. Gawdesch chiamata oggidì dai paesani. (Vassali, Less. malt. p. 323). Quivi sono notabili molto le rovine d’un vasto edifizio chiamatovi dai paesani la torre dei Giganti: monumento di straordinaria forma, benchè di rozza fabbricazione, e probabilmente lavoro della colonia fenicia. Vedi la descrizione e il disegno del monumento stesso fatto sul luogo dal capitano Smith; Archaelogia, or miscell. tracts relating to antiquity. vol. xxii. p. 294.
  2. Hamaker, Miscellanea Phoenicia. p. 46. 142. 146.