Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. II.djvu/318

312

CAPO XIX.


Della lingua etrusca e osca, e suoi dialetti.



Una grande famiglia di lingue si trova certamente propagata dall’Asia interiore sino a tutta la parte occidentale dell’antico continente, o sia dell’Europa latina: onde in alcuna di queste lingue saranno sempre da cercarsi con ragionevoli fondamenti le radici degli antichi idiomi italici. All’opinione di coloro, che fermi a mezzo il corso non veggono nessuna altra affinità fuorchè tra l’Italia e la Grecia, e vorrebbono ristretta tutta la scienza etimologica nelle greche e nelle latine radici, ha dato un qualche peso la conformità dei caratteri etruschi co’ greci più antichi, ed alcuna rara voce di tema ellenico: sì che ne venne fuori quasi con abbagliamento quella tesi moderna, che l’antica favella italica altro non era se non un idioma guasto del greco. Tuttavia le prove tentate fin’ora dai dotti alunni di questa scuola non sono valevoli per certo a far punto invanire chi le ha fatte, perchè della lingua etrusca ci lasciano quasi come prima all’oscuro: ed è pur fatto doloroso, ma vero, che le più importanti iscrizioni etrusche ne’ bronzi e ne’ marmi sono ancora per noi un tesoro privo d’utilità, come non ha guari tempo ripeteva un sommo filologo moderno1 L’etimo-

  1. Niebuhr. T. i. p. 112. not. 302. Al dire di lui la scienza dell’etrusco sarebbe ristretta alla interpetrazione certa di due sole