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9 | CAPO XVIII. |
simo numero si congiungessero con quelli, pigliando tutti insieme uno stesso nazional soprannome. Così di fatto all’epoca della grande invasione etrusca, non trovarono i conquistatori per queste regioni altro che Liguri.
Abbiamo per avanti narrato in che forma gli Etruschi s’inoltrarono armati di là dell’Appennino, e come vi fondarono una nuova Etruria1. Pare nondimeno che la loro conquista non s’estendesse oltre il Ticino, dove i Levi-Liguri trovarono difesa nell’acque copiose di quel fiume repente, e nelle paludi: così pure allato all’Appennino settentrionale rimasero fermi i Briniati situati nell’odierna val di Prino, che si prolunga fino alla Trebbia: ne’ quali luoghi e soprattutto nel parmigiano, modenese e bolognese, dove molti fiumi mettono in Po, abbondavano tali e tanti luoghi paludosi, e antichi stagni, che non vi poterono esser seccati prima che Emilio Scauro vi facesse ripari2: nè questo bastò, perchè nel medio evo tornarono ad essere, come per l’innanzi, a natura di palude3. Or da questo puossi più maggiormente comprendere quanto ardua e perseverante fosse stata l’opera degli Etruschi per bonificare e migliorare il conquistato territorio4; donde poi furono essi stessi discacciati per la