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114 CAPO XVIII.

supremo dio generatore, e suoi agenti di somma virtù in mantenere l’ordine e l’armonia della costituzione mondiale. Nel sistema egizio tutto il bene procede da Osiride; il male da Tifone. I Persiani hanno il loro Ormuzd e Ahriman: gli Indiani due nature di spiriti1: così gli Etruschi buoni e cattivi demoni: nè fa bisogno il dire che questa filosofale dottrina del dualismo derivava per tutti loro da un solo e unico domma della scienza divina, quel della causa attiva e passiva della natura, propagatosi da una in altra scuola sacerdotale. Erasi questo, com’è noto a tutti, uno dei grandi misteri della dottrina occulta, il qual tendeva a spiegare l’origine del male nel mondo: problema che naturalmente dovette rappresentarsi allo spirito umano in tutti i sistemi di religiosa credenza, che non abbandonano al cieco caso la creazione e conservazione dell’universo. Ma nella propria mitologia degli Etruschi cotesto concetto filosofico, proporzionatosi all’intelligenza delle menti volgari, si poneva innanzi soltanto come una vera e pretta demonologia: cioè a dire qual credenza popolare che attribuisce sia all’azione, sia all’influenza di più generazioni di enti frapposti tra la divinità e l’uomo, i casi felici od infausti, che tanto ragguardano all’universale, quanto alle private persone. Quindi dal punto della vita alla morte ciascun individuo vivente teneva con

  1. Cioè i Dejotas o Surs; ed i Dajuts o Assurs. W. Ward, Account of the Indoos ec. Serampore 1811.