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4 CAPO XVIII.

appartenevano le numerose tribù di Liguri, che si trovano già in tempi antichissimi diramate con proprio nome dalle bocche del Rodano insino alla Tirrenia[1]. Dice di più Scilace, che dall’Iberia al Rodano, la popolazione della costa era una mescolanza d’Iberi e di Liguri: entrambi i quali poterono di fatto incontrarsi insieme sulla riva settentrionale del Mediterraneo. Ma, siccome da questa chiara distinzione di due popoli diversi apparisce che i Liguri non erano Iberi, così non furono nè meno Celti[2], i quali per una via tutt’opposta, e in tempi d’assai posteriori, capitarono di più oltre a que’ lidi medesimi, dove si ritrovano dominanti col nome distinto di Celto-liguri[3]. Una parte sola della Liguria, cominciando dal Varo, veniva posta in sulla spiaggia d’Italia con termini non ben precisi: tuttavia può essere, che non oltrepassassero mai stabilmente la foce dell’Arno[4]. Disse ingenuamente Dionisio[5]: abitano i Liguri molti luoghi dell’Italia e qualche parte delle Gallie: è incerto qual sia delle due la patria loro, perchè intorno a questo nulla di sicuro puossi riferire. — Da questa verissima ignoranza dell’origine mai non si ritrasse l’antichità. Nè

  1. Scylax p. 4.; Strabo iv. p. 140.
  2. Strabo ii. p. 88.
  3. Strabo iv. p. 140.
  4. Scylax p. 4. La correzione che fanno i critici di Ἄντιον in Ἄρνον è comunemente approvata: pure si vuol notare, che tutte volte l’autor del Periplo nomina un fiume, vi suole aggiungere la voce ποταμός.
  5. i. 10.