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34 CAPO II.

queste colonie sacrate non potevano di certo dare al nuovo popolo altri istituti, se non quelli, di cui erano essi stessi custodi, regolatori e maestri. Abbiamo da Plinio1 che i Piceni discendevano dai Sabini per voto di una sacra primavera: e per consimil costume dai Sabini provenivano insieme i Sanniti, e da costoro i Lucani2. Tutte nazioni numerosissime e forti costituite con una sola legge, conformi in religione, ed ugualmente governate fin dall’origine per comandamenti e decreti sacerdotali.

Non può quindi dubitarsi che i popoli principali, pertinenti alla gran famiglia degli Italiani, non fossero di buon’ora bastantemente disciplinati, quanto almeno comportava la durezza dell’età; poiché, come prima eglino fan mostra di se nella storia, e in moto di guerra contro gli stranieri, si ritrovano di già ordinati e collegati in numerose compagnie, le quali non avrebbero potuto sussistere senza una certa stabilità di leggi positive, e di vincoli scambievoli, sotto condizioni di giustizia universale e di pubblico vantaggio. Il consenso libero delle tribù congregate dettava le prime norme di quelle civili unioni, sì che ogni uomo vigile e desto alla sua salvezza s’adoperava a ogni bisogno per la conservazione e difesa d’una indipendenza, che stimava il maggior de’ suoi beni. In allora tutti gl’Italiani furono guerrieri. E l’indole loro bellicosa trovava princi-

  1. Hist. Natural. III. 5.
  2. Strab. V. p.158, ed. Casaub. 1587