Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I.djvu/64

4 prefazione

esporre col paragone delle dottrine contemporanee divine e umane com’essi partecipavano veramente dell’unica sapienza e civiltà del mondo antico: in fine per quali mutazioni politiche e morali di mano in mano eglino cangiarono di fortune, di condizione e di stato.

Una parte di questa storia è senza dubbio congetturale al pari di tutte l’altre istorie delle nazioni più antiche. Ma non per questo ella parrà aver meno solido fondamento di vero. Ufficio della critica si è di ponderare cautamente non tanto le tradizioni dell’antichità poste avanti da una generazione di scrittori, per lo più ignari del nobile fine della storia, quanto di ricercare nella natura stessa dell’uomo e delle umane cose l’ordine più veritiero dei fatti, e le cause stesse che muovono per leggi immutabili l’umanità nel corso e ricorso della vita sociale. La ragion critica non può tuttavia rinvenire cose nuove; nè tali che facciano cessare ogni controversia, ogni quistione. Può ben ella rimuovere buona parte delle falsità o degli errori, che sì spesso han traviata la storia degli uomini dal retto sentiero: può meglio dare a