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LETTORI XXXIX

II, 1, p. 70 e 168) la quale modificata secondo le idee dei Greci vedesi in altri idoletti di antico stile (Paciaudi, Monum. Pelop. II, 130). Se vi ha chi dubiti ancora dell’influenza che hanno avuto le idee asiatiche sui monumenti primitivi della civiltà etrusca non ha che a osservare l’Atergatis ossia la Derceto siriaca, il mostruoso Scilla, l’Uomo taurifronte, ed altre figure simboliche recate dal nostro autore e tutte procedenti da orientali dottrine, penetrate in Etruria nella più alta antichità.

Pag. 41, tav. XXXII, n. 6. La dea vestita da lunga tunica fregiata all’orlo, e coperta di un gran peplo che dalla sommità della testa le scende parte sul petto e parte addietro fino alla sommità della veste, creduta Giunone o Cupra, con molta probabilità può credersi di origine orientale trovandosene nell’isola di Cipro l’idea primitiva, e indubitabilmente il tipo più antico. (Münter, der Tempel der Himmlisch. Goettin zu Paphos. S. 1, et Relig. der Karthag. S. 62, 2).

Pag. 49, tav. XXXVI, 3. Benché raro ne’ monumenti dell’arte sia il mito di Atlante, pure vedeasi raffigurato sulla cassa di Cipselo,