per tutto naturalmente od una difficoltà da vincere, o un indispensabile ostacolo. Nè per verità in nessun’altra parte d’Italia l’influsso delle cause fisiche si è fatto più potentemente sentire, che negli antichi abitatori di questi luoghi. La forma delle cose materiali, che più da presso stanno intorno all’uomo, influisce ancora meglio del clima nelle facoltà morali per la continovata forza d’incessanti sensazioni. E sì tanto gagliardamente operava in sulla natura agreste dei paesani, che in ogni età son dessi preconizzati tra le genti più valorose e forti delle nostre guerriere provincie. Come il grado e la dignità pubblica non si misuravano in allora coll’ampiezza del dominio, ma coll’incommutabile dritto dello stato franco, così ciascuno di quei popoli potè illustrarsi per sue virtù, al pari de’ più valenti difensori della libertà italica. Mancata per noi l’arte di muovere, e di stimolar tutti a utilità della patria, ci marivigliamo oggidì che una piccola nazione potesse comparir grande, e farsi celebre nelle storie: ma perchè il premio dei pericoli, e la partecipazione dei benefizj erano a un modo comuni, tutti gl’Italiani ugualmente pieni d’affezione cittadina, ed incitati da quella a generoso eroismo, attendevano a difendere nella sola franchezza il massimo dei beni. Nell’istesso modo le invitte genti, di cui ora ragioniamo, ripararono ampiamente con la virtù dell’animo alla scarsità del numero, e conseguirono la fama singolare di popoli fortissimi.