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CAPO XI. | 233 |
premo magistrato1: così in tutte cose appariscono ne’ Volsci costumi, riti, e religioni conformi a quelle degli altri popoli originari della contrada.
L’alto paese dei Volsci conteneva il nerbo della unione potentissima d’uomini fautori della repubblica, infino a tanto che l’universal moltitudine crebbe libera in quel paese fedele a’ suoi, semplice ed operoso2. La loro lega si componeva di molte città maggiori, fra le quali Velletri, detta dai paesani Velestrum3: indi Cora, Norba e Segni, delle cui fortissime mura durano ancora considerabili avanzi4: la volsca Sulmona, ov’è oggidì Sermoneta; e in sul giogo de’ monti Sezze e Priverno5: Fronteggiavano i Latini, al par che gli Equi e gli Ernici, Coriole, Verrugine6, Ecetra e Frosinone la guerriera. In sul Liri sedeva Sora e Fregelle, la qual reggeva altri popoli sotto sua custodia7: ed alla sinistra di quel
- ↑ medix. tvticv: come nella lamina Borgiana.
- ↑ Tota denique nostra illa aspera et montuosa, et fidelis, et simplex, et fautrix suorum regio. Cicer. pro Cn. Plancio, 9.
- ↑ Vedi la lamina volsca soprammentovata scritta alla latina.
- ↑ Vedi i monumenti tav. xiii.; Piranesi Antich. di Cora p. 3. e le tav. i. ii. iii. degli Annali di corris. archeologica per l’anno 1829.
- ↑ Sulla topografia e le altezze principali de’ monti volsci vedi De Prony, descript. hydr. et hist. des Marais Pontius. Norba o Norma ha 431 metri sopra il livello del mare: Cori 430 ec. idem p. 124.
- ↑ Verrugo: verruca: appellativo (osco?) denotante siti aspri e forti. Cato in orig. ap. Gell. iii. 7.; Non. ii. 909.
- ↑ Strabo v. p. 164.