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184 CAPO VIII.

lor guerriero, e soprattutto nella sollecita cura dell’arti rurali, che senza dar mai ricchezze che corrompono, dan sempre quelle che bastano ad animi sani. I costumi degli originari Osci si mantennero così ognor villeschi è vero, ma più lungamente schietti ed immaculati: in guisa che nè il sentimento della libertà, nè la pratica di qualunque doveri morali, massimo bene dei popoli, non s’estinsero in alcun di loro, se non se colla vita politica. Nè a questo contribuiva poco la necessità di soggiornare in contrade aspre, malagevoli e alpestri: dove la franchezza, o sia il governo ordinato per comune legge, è il solo principal bene che meriti d’esser guardato. Vuolsi in fatti aver per cosa di grande momento, come non solo i Greci per l’Italia meridionale, ma nè pure gli Etruschi nella centrale, non portarono mai la loro dominazione nelle interne regioni degli Osci: anzi nel tempo della lor massima forza i conquistatori Etruschi, costeggiando l’Appennino nei Volsci, s’arrestarono nella bassa Opicia, o sia in Campania, allato ai monti del Sannio e della Lucania. Ai soli Romani, guerrieri indomiti, instancabili, e d’alto animo quanto i popoli Sabelli, era riserbata dai cieli la possa di soggettarli.

Ma ritornando ai primitivi Osci e riguardando di nuovo alla loro grande famiglia avanti che si ordinassero stabilmente in tante differenti nazioni con distinti nomi, come or di seguito racconteremo, l’essere loro morale trovavasi in certo modo sotto l’influenza di cause fisiche sì potenti, che senza più irrevocabilmente