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CAPO VIII. | 163 |
viene da per tutto come legame di consanguinità di grandissima parte de’ primi popoli italiani. Quantunque buon numero di loro fosse pure contrassegnato col nome più speciale di Aurunci1, il qual fu l’ultimo a perdersi, e serba ancora l’antica sua forma italica. Perciò come prima i Greci ebbero per la frequentazione meglio avverate notizie de’ luoghi e delle genti, intorno alle quali presero dimora, essi adoperarono più comunemente e con buona ragione il proprio italico appellativo di Opici, che distingueva, e vie maggiormente differenziava dagli Elleni, lo stipite principale degli abitatori paesani. Ed Antioco siracusano, diligente indagatore, fu anche il primo a dimostrare per via d’istoria, che gli Opici, soprannominati Ausoni, non erano di fatto che un solo ed unico popolo2. Conferma lo stesso positivamente Aristotile3; e ben Tucidide, in suo grave dettato istorico, chiamava Opici coloro, che dall’interno paese cacciarono i Siculi nell’isola4. Quegli dunque, e non altri, era il popolo che fin dall’età prisca abitò l’Italia inferiore, e si ritrovava quivi per entro propagato e accomodato nelle sue sedi paterne.
- ↑ Aurunci, isti Graece Ausones nominantur. Serv. vii. 726.; Οἰκήτωρες Ἰταλίας Gloss. vet. v. Aurunci.
- ↑ Antioch. ap. Strab. v. p. 167.
- ↑ Ὀπικοί, καὶ πρότερον καὶ νῦν καλούμενοι τὴν ἐπωνομίαν Αὔσονες Polit. VII. 10.
- ↑ Thucyd. vi. i.
osco. Festus. v. Oscum. Così dalla stessa radice OP si formò Opscus e Oscus.