n’estende ancora la costa insino al promontorio del Gargano1. Che gli Umbri tenessero quivi presso a comune nel Piceno meridionale i distretti Palmense, Pretuziano e Adriano, ch’avean tolti ad altri occupanti, lo abbiamo manifestamente da Plinio2. Nè parrà cosa di poco momento, che pure oggidì quasi nel centro degli alti e selvosi monti del Gargano si ritrovi una estesa valle, mai sempre chiamata dai paesani Valle degli Umbri3. Nelle parti superiori del lido Adriatico, più verso il Po, si dilatavano ugualmente gli Umbri come conquistatori; e trovandovi aperta colassù la via della pianura si posero altresì in alcune parti dell’Italia superiore intra l’Appennino e il Po; là dove almeno le genti loro tenevano sempre qualche colonia del proprio seme al tempo della prima invasione gallica. Non altrimenti calatisi dalla banda occidentale degli Appennini con altra potente mano, e varcato il Tevere, s’erano avanzati molto indentro fra questo fiume e l’Arno. Quivi dimorarono innanzi che vi si allogassero Etruschi. Perugia era stata fondata dai Sarsinati, popolo degli Umbri, notizia che
- ↑ Peripl. pag.6
- ↑ Hist. Nat. iii. 14.
- ↑ Per informazioni tolte sul luogo stesso la valle tutta boschiva, dove fra due colline si trova il così detto catino d’Umbra nascente di sorgenti perenni, è contigua ad altro bosco chiamato Umbricehio: indi, verso settentrione, confina col bosco detto il Cognetto d’Umbri. Vedine il sito ben distinto nella geogr. del regno di Napoli di Rizzi Zannoni. 1769