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lettori xi

fine alle dissidenze sulla origine dell’italica civiltà. Questo solo punto è degno della storia, e con questo solo esiste la storia. La vita selvaggia o stazionaria è bensì suscettiva di una statistica, ma non d’una storia in cui si tratti di quella serie di vicende e di passaggi pei quali l’umanità tende a quell’equilibrio che nasce dalla soddisfazione de’ bisogni e delle tendenze che sono nelle mani della natura. Ma per produr questa istoria si esige appunto l’incivilimento, e però l’origine di esso forma l’origine della storia.

Ciò premesso il Romagnosi non teme di offendere la gloria nazionale negando all’Italia l’originario indigeno incivilimento, sì perchè quest’offesa sarebbe comune all’Asia, all’Affrica, all’America ed al rimanente d’Europa, e sì perchè l’Italia ebbe tanti meriti di superiorità nello svolgimento del seme arrecatole da vincere qualsiasi paragone. Perchè Raffaello non inventò la pittura e Canova la scultura si offende forse la loro gloria col dire ch’essi furono prima discepoli e poi maestri? Più ancora: il carattere intellettuale e morale di straniero non si va forse coi secoli cancellando per dar luogo al nazionale predomi-