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viii | ai cortesi |
gl’Italiani sieno compresi dallo zelo da cui fu animato il ch. Micali. In tutte le opinioni ci ha qualche cosa di vero; e se prima non fu possibile il concordarle, ciò avvenne sì perchè le ricerche non furono spinte sin dove giugnere potevano, e sì perchè la critica non fu abbastanza illuminata. Dagli antichi fu scritto poco e favoleggiato molto; dai moderni fu scritto molto e ragionato poco.
Le favole storiche sono narrazioni stese con un linguaggio di stagione, mercè del quale si conservarono le tradizioni in una maniera la meno alterata. L’allegorismo personificato con cui furono rivestite giovò per conservare la sostanza dei fatti e per mantenerne la memoria. Nell’infanzia delle società la popolare intelligenza coglieva il senso apparente della notizia, e la trasmetteva come la ricevette, attesochè l’allegorismo e la personificazione non erano suo lavoro. Il maraviglioso e l’eroico che decorava le favole, nell’atto che eccitava l’ammirazione, serviva di cemento per la loro ricordanza.
Ma i veggenti sapendo che nelle favole storiche non si racchiudeva verun mito arcano alla prima vistata, scifferavano il vero senso