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76 serata iv

ottusi e ammalaticci delle nostre basse. Appoggiato il gomito a rozza tavola, e la testa al destro palmo, sedeva il capo di casa; un uomo cosperso appena della prima canizie, ma con tutto il vigore della virilità dipinto sul viso. La moglie, intesa ad ammannirci la cena, sembrava più vecchia del marito benchè certo nol fosse. Le donne in montagna sono troppo spesso sottoposte a lavori sproporzionati alle forze del loro sesso; in troppi luoghi, lo dirò chiaramente, ho visto la donna sostituita alla bestia da soma; è uno spettacolo che mi ha sempre rattristato nelle mie gite in montagna; la giovinezza è quindi assai breve, benchè forse non sia perciò minore la longevità. Mi rimarrà sempre profondamente scolpito nella memoria un incontro che ebbi alcuni anni or sono. Colla mia valigia da geologo sulle spalle, e col mio martello alla cintola, viaggiava, seguendo il disastroso sentiero che dalla Val-Brembana mette nella Val-Torta. Curva sul suo bastoncello, ed appoggiata coll’altra mano ad un masso, mi si affacciò una vecchia, la più vecchia ch’io vedessi mai, con tali segni di decrepitezza sulla faccia spenta, da sembrarmi impossibile che la vita alitasse ancora in quel corpo disfatto. Un non legger carico di carbone pesava sulle spalle di quella povera creatura, che, movendosi per camminare, sospirosa, ansante, puntava avanti con una mano il bastone, coll’altra si atteneva agli scogli che fiancheggiavano la via.... Era uno spettacolo di pietà!

— Santo Dio! — le dissi; — perchè fate ancora codesta vita? —

— Che farci — mi rispose: — non ho più nessuno; proprio nessuno! un po’ di carità me la fanno, e un po’ cerco di guadagnarmelo, fin che posso. —

» Partendo dal suo paesello portava un sol carico al giorno ad un luogo, dove poteva il carbone caricarsi sui carri. Il luogo non era discosto che un’ora all’incirca; ma l’intiera giornata era impiegata dalla vecchia nell’improbo lavoro. Che ne dite miei cari? quale lezione per tante signore che invecchiano nella mollezza e nell’ozio, che non si curvano nemmeno per raccogliere la pezzuolina ricamata che sia per avventura caduta ai piedi della morbida sedia a bracciuoli!... E non ci dovrà essere un pochino di bilancio di partite al di là od al dissù di questo basso mondo!... Ma torniamo ai nostri ospiti. Un giovinotto di forse vent’anni, di forme assai robuste, sedeva accosciato in terra in un angolo, con un certo fare noncurante che non accennava a sprezzo ma a spirito indipendente. Era il maggiore della casa, la speranza del padre e l’ambizione della mamma. Ritto davanti al focolare un pac-