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i melafiri globulari 51

samente di un fenomeno, a cui si devono la Grotta di Fingal, il Pavimento de’ giganti, la Grotta de’ formaggi e tante altre meraviglie della natura, fatemelo sapere, e sarete serviti1. Le rocce esposte all’azione atmosferica, all’umido, al caldo, al gelo, quali più, quali meno facilmente, si screpolano, cioè si dividono in pezzi che si formano per clivaggio naturale, ossia per quella facoltà che hanno le rocce di fendersi in certe direzioni. Quei pezzi presentano una certa regolarità, prendono cioè la forma di un prisma di tre, di quattro, di cinque e più facce, sicchè vengono facilmente ad assomigliarsi a dadi, o a monconi di colonne prismatiche. Il dado, il moncone, così formato, è investito tutt’in giro dall’azione atmosferica, che lavora a guastarlo. Avete osservato come si guastano gli spigoli degli stipiti, dei capitelli, dei basamenti, esposti alle intemperie? Avrete visto come quegli spigoli, tagliati così vivi dall’artista, divengono ottusi, poi tondeggianti. Perchè? perchè l’atmosfera s’è portato via una parte dello stipite, del capitello; ne ha levato la crosta, e continua a scrostarlo sempre più, e col tempo finirà col distruggerlo. Supponete ora di aver un dado di pietra esposto così all’atmosfera per anni, per secoli. Quel dado perderà i suoi angoli; gli spigoli andranno sempre più ingrossando e arrotondandosi; e verrà un punto che invece di un dado avrete una palla».

«Perchè una palla?» domandò di nuovo Giovannino.

«Perchè l’atmosfera avrà decomposto, cioè fatto marcire, e quindi cadere in polvere, oggi lo strato più superficiale, domani il secondo rimasto scoperto, poi il terzo, il quarto, e così via via, sempre guastando a preferenza gli spigoli, finchè del vostro dado non rimarrà che il nocciolo senza spigoli, senza angoli. Un nocciolo senza spigoli, senza angoli che cos’è? una palla. Supponete ora che quegli strati si fossero decomposti successivamente, per effetto speciale dell’umidità che penetra anche l’interno, ma non fossero caduti. Quegli strati sarebbero rimasti come altrettante scatole, l’una dentro dell’altra; dalla prima che ha la forma del dado, all’ultima che ha già la forma di una palla, contenente appunto il nocciolo, ossia la palla di roccia non decomposta. Il supposto si verifica appunto nei melafiri e nei basalti. Le palle di melafiro, che si vedevano in quella fo-

  1. Il fenomeno della struttura colonnare o basaltica e della struttura globulare delle rocce è diffusamente descritto e ragionato nel 3. volume delle mie Note ad un Corso di Geologia, e nel 3.° volume del mio Corso di Geologia.