Pagina:Stoppani - Il bel paese - 1876.pdf/53


caprile e i suoi ospiti 47

di San Marco, ci ricorda i fasti di quella terra così umile e così gloriosa. Quel leone è un dono della Serenissima Repubblica, che il Cantone di Caprile seppe più volte difendere valorosamente dai limitrofi Austriaci. I Caprilesi se ne vantano a ragione, e conservano gelosamente due bandiere, ove spicca il leone alato in campo azzurro. Quelle due bandiere erano esposte nella sala, ove una buona colazione, o piuttosto un buon pranzo, attendeva gli alpinisti, che vi so dir io se dovessero far buon viso alla mensa, digiuni o quasi digiuni, a mezzogiorno, e forse più in là. C’è un Monte Civita visto da Caprile. vecchio proverbio che dice: — tutti i salmi finiscono in gloria. — Si potrebbe anche sostituirgli questo, che tutte le feste, profane o sacre, civili e religiose, letterarie o scientifiche, vanno a finire in un pranzo. Oh bella! sta a vedere che ci si trova a ridire sopra una costumanza, che è propria di tutti i tempi, di tutti i luoghi, di tutte le nazioni. Gli è, lo sapete, per la ragione che Dio non ci ha fatti puri spiriti e che lo spirito stesso trae, da un conveniente vigore del corpo, lena a pensare, a volere, a fare quanto si può pensare, si può volere, si può fare di bene.