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dire che il ghiaccio incontrossi per lo meno alla profondità di 8 metri, e sì che in Siberia il sole rimane sull’orizzonte per qualche mese di continuo. Ad ogni modo il fatto che vi ho narrato è un fatto positivo e basta a persuadervene che sia attestato da Gemellaro e da Lyell. Ora veniamo a noi, avendovi promesso di ultimare alla meglio la descrizione dell’Etna, col narrarvi la gita che io feci co’ miei compagni nella valle del Bove il di seguente al nostro sgraziato ritorno a Nicolosi.

3. » Quella della valle del Bove (vattelapesca perchè la dissero così) è una gita obbligata per i visitatori dell’Etna. Infatti non può dire di aver conosciuto l’Etna chi non abbia visitato Carta del cratere dell’Etna e della valle del Bove. questa valle famosa. Mal si apporrebbe in vero chi credesse d’incontrare nella valle del Bove una delle nostre valli, qualunque ne sia la forma. Quando si è detto che la valle del Bove presenta una montagna dell’altezza di oltre a 3000 metri squartata quasi da cima a fondo, s’è detto tutto. Ma ancora non bisogna credere che la valle del Bove si presenti come una delle gole alpine, come la Via Mala, p. es.; poichè essa è enormemente larga e ha la forma come di un gran circo quasi semielittico. Ma in fine, ripeto, bisogna vederla per formarsene un’idea, e vi assicuro che poche cose al mondo lasciano una così profonda impressione. Intanto, finchè non venga la vostra volta d’andarla a vedere, mi proverò a descriverla come meglio mi torni».