Pagina:Stoppani - Il bel paese - 1876.pdf/465


a nicolosi 459


» Noi intanto avevamo ricevuta gratis una lezione esperimentale da aggiungere a quel pochino di scienza che possedevamo circa la perfidia dell’Etna: nè volendo darne ad altri a nostre spese, non badammo per allora che a munirci di ciò che di più coibente1 ci fornivano i nostri bauli. Per giunta, certe enormi calze di lana, che si infilano brigantescamente sulle scarpe e sui pantaloni, provvedute lì per lì, dovevano difendere i piedi e le polpe, che rimangono sempre così esposte nel cavalcare. E’ sembrava che ci abbigliassimo per un viaggio in Groenlandia, men tre pur si sudava coi suddetti 30 gradi di Catania. Quanto alla cibaria ci avremmo pensato a Nicolosi.

9.» Eccoci finalmente in viaggio. Da Catania a Nicolosi si trotta in comoda vettura. Nicolosi sorge, come vi dissi, a fianco de’ monti Rossi, a 691 metri sopra il livello del mare, quindi 2280 metri sotto la Casa degl’Inglesi, dove si doveva pernottare, e a 2626 metri sotto la cima dell’Etna, che si doveva raggiungere la mattina seguente. Nicolosi si trova quasi ai limiti superiori della zona fertile o piedimontana, e poco sopra cominciano i boschi. Giunti lassù, ci venne incontro il dottor Bonanni carissimo giovine che si agita, saltella, scorrazza innanzi e indietro, tutto inteso a procurarci e guide, e cavalcature e vino e pane, e companatico, come si trattasse su per giù di una spedizione al polo. Nè crediate che si facesse economia. Di vino, un barile!... pane in proporzione, e quanto al companatico fu provvisto col sacrificio di sette giovani tacchini».

«Diacine!» sclamò una delle mamme uditrici. «Ce n’era per un reggimento!»

«Ma chi poteva fare un conto preventivo sulla fame di otto viaggiatori, con quel moto, con quel fresco, con quell’allegria che ci ripromettevamo? Chi poteva misurare in anticipazione la capacità (fisica, s’intende) delle guide, che erano certi pezzi da sessanta, i quali per ingojar munizioni.... via, non faccio per dire: questa capacità almeno bisogna loro concederla. Poi si era pensato a provvedersi per due giorni, se l’andava bene.

10. » In breve fummo pronti; otto viaggiatori, due guide e dieci muli sellati a dovere. Ciascuno dei dieci uomini inforca tra le gambe la rispettiva bestia, e su per l’erta. L’Etna ci si rizzava davanti, quasi un’enorme piramide colla base nel mare e

  1. Diconsi coibenti i corpi che trasmettono difficilmente il calore. Lo sono in grado eminente le lane e i filaticci con cui si fabbricano gli abiti.